Il piede diabetico: cause, sintomi, prevenzione

Il piede diabetico

Il piede diabetico è legato alle complicanze tardive del diabete, una malattia metabolica cronica. Ve ne sono diversi tipi, ma la caratteristica principale è l’aumento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia).

La causa è un’alterazione della quantità o della funzionalità dell’insulina, un ormone prodotto dal pancreas.

Che cos’è il piede diabetico?

Il “piede diabetico” è l’insieme dei problemi e dei rischi, legati a piedi e gambe, a cui un diabetico deve far fronte.
Si manifesta di più in soggetti anziani, ma non sono da escludere anche casi in soggetti più giovani. Questo accade specie se la malattia non viene tenuta sotto controllo in modo corretto.

Quali sono le cause?

Tra le complicanze del diabete mellito, si trovano la neuropatia diabetica e l’arteriopatia, che concorrono a favorire il piede diabetico.
La neuropatia diabetica si manifesta con una ridotta sensibilità termica, tattile e dolorifica del piede e delle gambe. Pertanto, chi ne soffre può non accorgersi di traumi, scottature, lesioni o sfregamenti. Inoltre, la morfologia del piede viene alterata e si formano aree di sovraccarico.
I sintomi principali dell’arteriopatia, invece, sono cattiva circolazione del sangue, cicatrizzazione difficoltosa e rischio elevato di gangrena e necrosi.

Come si manifesta?

Nella pratica, uno scenario abbastanza comune è il seguente: la persona diabetica subisce un trauma al piede, di cui non si rende conto a causa della neuropatia. L’arteriopatia impedisce la cicatrizzazione corretta e l’ulcera rischia facilmente di sviluppare infezione, necrosi o gangrena.
Questa situazione, se non viene trattata con urgenza, può portare a un intervento di amputazione del piede, interamente o in parte. Secondo le statistiche, infatti, il piede diabetico è la prima causa non-traumatica di amputazione degli arti inferiori.

Come si cura?

Se sono già presenti lesioni, c’è urgente bisogno di un intervento medico. l’ulcera dev’essere valutata nel modo corretto da un’equipe di pronto soccorso prima della scelta di una terapia.
Si raccomanda di non medicarsi da soli! Esistono diverse tipologie di ulcere diabetiche e diverse sono anche le loro cure; un’errata medicazione farebbe seri danni.

Come si può fare prevenzione?

La prevenzione è la vera arma a nostra disposizione nel trattamento del piede diabetico. Resta fondamentale anche dopo eventuali cure ospedaliere, per evitare recidive. È necessario anche educare il paziente e/o chi lo assiste sul modo migliore per tenere sotto controllo la propria patologia.
Il primo passo, fondamentale, è rivolgersi a uno specialista: una valutazione podologica e posturale completa è in grado di rilevare eventuali problemi nella morfologia dei piedi, siano essi causati dal diabete o presenti già da prima.
Vengono anche evidenziate le zone di sovraccarico che potrebbero dar luogo a lesioni.
Valutazione podologica e posturale: esame comprensivo di esame baropodometrico in statica e dinamica con analisi del cammino

Sulla base dell’esame, si possono far realizzare dei plantari su misura adatti, in materiali di ultima generazione specifici per il diabete.Secondo recenti studi, l’utilizzo dei plantari arriverebbe addirittura a dimezzare il rischio di future amputazioni.

Lo specialista, inoltre, può consigliare le calzature più adatte; devono essere fatte in materiali elastici e non avere cuciture, in modo da non comprimere il piede e non creare abrasioni.

6 consigli

Oltre ai plantari e alle calzature, questa lista fornisce altri utili accorgimenti:

  • Fare attenzione ai piedi: controllarli ogni giorno, anche la pianta e tra le dita, in cerca di lesioni, calli, abrasioni o variazioni di colore nella cute (zone rosse, blu o nere).
  • Non affidarsi al fai-da-te: se il controllo quotidiano rileva la presenza di qualche problema, rivolgersi al medico per la cura più adatta. Resta fondamentale anche la corretta gestione del diabete, con controlli periodici anche per quanto riguarda colesterolo e ipertensione. Molto importante è eliminare fattori di rischio come il fumo e l’eccesso di peso.
  • Tenere sotto controllo le unghie: è meglio limarle, invece che tagliarle. Se proprio bisogna usare le forbici, sceglierne un paio con la punta arrotondata ed esercitare molta cautela. Se si fa fatica da soli o si teme di tagliare troppo o non abbastanza, è bene rivolgersi a un podologo. Ricordate di fargli presente di avere il diabete.
  • Utilizzare sempre i calzini: cambiarli ogni giorno, facendo attenzione che siano sempre integri. Non devono avere cuciture troppo spesse, perché la continua pressione può causare problemi.
  • Non camminare mai a piedi nudi, neanche al mare o in piscina, dove si possono usare calzature di plastica. D’inverno, se si ha freddo, non usare borse d’acqua calda o simili, ma indossare soltanto calzini più pesanti. Non mettere i piedi vicino a fonti di calore: la ridotta sensibilità potrebbe portare a scottature.
  • Igiene: ogni giorno, procedere a un lavaggio dei piedi con sapone neutro, controllando prima con la mano che l’acqua non sia troppo calda. Asciugare bene, anche tra le dita. Idratare e proteggere la pelle con creme a base di lanolina o vaselina. Evitare borotalchi o altri prodotti, per non far proliferare i batteri.

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A cura dello staff Fisiopodos

I nostri approfondimenti comprendono conoscenze, consigli, rimedi e suggerimenti di carattere generale. Non devono assolutamente sostituirsi al parere del medico curante o altri specialisti, a cui è sempre fondamentale rivolgersi prima di intraprendere qualunque percorso di cura

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