Che cos’è la pronazione?
La pronazione è la rotazione fisiologica del piede verso l’interno durante la deambulazione. Ciò significa che è un movimento naturale, che fa parte di una camminata “normale” e consente di assorbire il peso del corpo durante l’appoggio. Costituisce l’opposto della supinazione.
La pronazione avviene tramite lo scivolamento verso l’interno dell’astragalo (altrimenti detto “talo“), un osso situato nel tarso, che si articola inferiormente con il calcagno e superiormente con tibia e perone.

Quali sono le conseguenze?
Quando la pronazione è accentuata (iper-pronazione), essa diventa un problema e può costituire una “causa ascendente”, ossia l’origine di tutta una serie di problematiche e dolori a piedi, gambe e schiena, a partire dal cedimento strutturale dell’articolazione tibio-tarsica.
Infatti, lo scivolamento interno dell’astragalo non si limita solo al piede, ma provoca un atteggiamento di rotazione interna che tende a valgizzare il ginocchio, infiammando la bandelletta ileotibiale.
Siccome abbiamo a che fare con una catena cinetica torsionale, si alterano i rapporti articolari coxo-femorali, con un consumo anomalo della cartilagine del tetto cotiloideo (parte del bacino che va a comporre l’acetabolo).
Condiziona, quindi, il bacino, abbassandolo anteriormente (antiversione) e, di conseguenza, aumenta la lordosi lombare e la cifosi dorsale, finendo con una accentuazione della lordosi cervicale.
Inoltre, la pronazione eccessiva può portare a un cedimento dell’arco interno, causando un appiattimento della volta del piede. Per questo motivo, spesso si associa la pronazione al piede piatto, ma questo non accade sempre; infatti, possiamo trovare un piede cavo pronato o, al contrario, un piede piatto supinato.
Spesso, l’iperpronazione si nota grazie al consumo anomalo della parte interna della suola delle scarpe.
I diversi gradi di pronazione
Esistono diversi gradi di pronazione:
- I grado: leggero
- II grado: con scivolamento dello scafoide e cedimento del tibiale posteriore
- III grado: con l’interessamento del mesopiede e l’innalzamento della volta laterale esterna
La tendenza a pronare peggiora con il passare degli anni, con l’aumentare del numero di ore che si passano in piedi, con l’aumento di peso e con l’utilizzo di calzature sbagliate.
Cause e rimedi
Le cause di una eccessiva pronazione possono essere genetiche, traumatiche, muscolari o neurologiche.
Tra i rimedi a questo tipo di appoggio scorretto, si consigliano calzature con forti laterali rigidi al retropiede e con un tacco di circa 1cm.
Inoltre, eseguire una valutazione podologica e posturale permette di stabilire il grado di pronazione e il tono muscolare. Allo stesso tempo, si acquisisce l’impronta del piede in 3D, per poter progettare un’eventuale ortesi plantare corretta. I plantari vanno realizzati in materiali di ultima generazione, con cunei supinatori e volte longitudinali adeguate a sostenere e distribuire il peso, aiutando a sviluppare il tono muscolare in modo corretto.