Le più colpite da alluce valgo sono le donne, fino a dieci volte più degli uomini; inoltre, secondo statistiche recenti, la percentuale delle giovani che ne soffrono è in aumento e quella delle donne tra i 40 e i 60 anni è del 40%.
Risulta essere una delle patologie del piede più diffuse e dolorose.
Che cos’è l’alluce valgo?
Si parla di alluce valgo quando si assiste a una deformazione del piede, in cui la falange dell’alluce viene deviata in senso laterale, verso l’interno del piede. Inoltre, avviene una lussazione dei sesamoidi, che sono due piccole ossa con la funzione di bilanciare e assorbire il peso imposto sulla punta dei piedi.

Infine, si forma la cosiddetta “cipolla” nella parte interna del piede, una tumefazione dolorosa visibile a occhio nudo che è semplicemente una borsite, ossia un’infiammazione dei tessuti.
Questo non significa assolutamente che si tratti di una problematica puramente estetica: la deviazione dell’alluce (a volte così pronunciata da risultare nella totale sovrapposizione delle prime due o anche tre dita) causa squilibri e impedisce il corretto appoggio podalico, aprendo la strada a diverse problematiche e disturbi non solo dei piedi, ma anche delle gambe e della postura.
Sintomi
I sintomi iniziali dell’alluce valgo sono dolore e fastidio in forma piuttosto lieve, male ai piedi, arrossamenti o gonfiori situati nell’interno dell’avampiede. Se non si corre ai ripari già all’insorgere di questi primi sintomi, essi ovviamente non fanno che peggiorare e cronicizzarsi finché il dolore non diventa insopportabile.
Con il progredire della patologia, il quadro sintomatico diventa il seguente:
- dolore
- deformazione visibile della falange verso l’interno
- arrossamenti della pelle
- caratteristica borsite soprannominata “cipolla”
In concomitanza ai sintomi di alluce valgo, inoltre, spesso possiamo trovare altri disturbi e patologie che possono esserne causa o conseguenza:
- piedi piatti o piedi cavi
- lesioni cutanee
- deformazioni delle altre dita (dita a martello)
- metatarsalgia con formazione di calli
- disturbi a caviglie, ginocchia, anche e colonna vertebrale
Cause
Le cause dell’alluce valgo si possono dividere in cause primarie (o congenite) e cause secondarie (o acquisite).
Le cause primarie sono tutti quei fattori che ci predispongono allo sviluppo dell’alluce valgo e sono di tipo ereditario:
- la morfologia del piede e della pianta
- la lassità dei legamenti
- il tono dei muscoli
Gli elementi acquisiti col tempo, quindi non ereditari, compongono le cause secondarie:
- traumi al piede
- altre patologie
- calzature inadeguate
Il più importante è sicuramente l’ultimo: infatti, la scelta delle scarpe è fondamentale per la cura e la salute dei piedi. Per quanto riguarda l’alluce valgo, le calzature da evitare assolutamente sono quelle troppo strette (specialmente in punta) e i tacchi alti.
Questi ultimi costringono il piede in una posizione innaturale, impossibilitandolo a svolgere una delle sue funzioni naturali, ovvero la distribuzione uniforme del peso. Ciò causa l’accorciamento del tendine d’Achille e lo spostamento in avanti del peso corporeo, che arriva a gravare quasi esclusivamente sulle punte dei piedi, favorendo, oltre all’alluce valgo, anche la distorsione delle caviglie e altre problematiche.

Diagnosi
Per effettuare la diagnosi di un caso di alluce valgo, di norma è sufficiente un esame fisico. I sintomi caratteristici sono evidenti e lo specialista può effettuare alcune manovre per determinare la mobilità dell’alluce.
È indubbiamente utile un esame baropodometrico per valutare la distribuzione dei carichi podalici e del peso corporeo (ovvero per capire esattamente quanta pressione viene esercitata sulle dita) e per rivelare eventuali altre problematiche.
Si può effettuare, inoltre, una radiografia sotto carico per determinare esattamente la gravità della deformazione.
Prevenzione dell’alluce valgo
Il primo consiglio che possiamo darvi è sicuramente la prevenzione, specie considerando che non è possibile far regredire questa patologia, ma soltanto arrestarne o rallentarne la progressione; giunti a uno stadio avanzato, l’unica soluzione è la chirurgia.
In adulti e bambini, una valutazione podologica e posturale, comprensiva di esame baropodometrico accurato, può rilevare per tempo la presenza di quei fattori che favoriscono l’alluce valgo, come il piattismo dei piedi o il tono inadeguato di muscoli e legamenti.
L’utilizzo di plantari su misura, se indossati con costanza, può correggere o tenere sotto controllo questi difetti ed è anche utile per rallentare o arrestare il decorso della patologia negli stadi iniziali.
L’ultimo consiglio fondamentale è, senza dubbio, quello di acquistare calzature adatte: no a tacchi e infradito, sì a una scarpa che riprenda la forma del piede, fornisca il giusto sostegno e permetta il comodo alloggiamento delle dita.