Il piede piatto
Il piede piatto è una condizione morfologica abbastanza diffusa ed è, praticamente, l’opposto del piede cavo. È importante spiegare che il piede piatto nel bambino fino a 4 anni circa è perfettamente normale. Come già detto, questo disturbo può essere congenito (il piede non si sviluppa mai nel modo giusto durante l’infanzia) o acquisito in età adulta. Inoltre, alcuni fattori che possono aggravare la patologia o accelerarne l’insorgenza sono: Il piede piatto non è sempre patologico: la maggior parte delle persone affette non ha sintomi fastidiosi e tende, perciò, a non intervenire. Innanzitutto, bisogna distinguere tra piede piatto flessibile (circa il 95% dei casi) e piede piatto rigido (molto più raro e solitamente doloroso); il secondo non è correggibile manualmente. La diagnosi di piede piatto viene effettuata dallo specialista tramite una valutazione podologica e posturale in cui venga eseguito anche l’esame baropodometrico che rilevi la superficie d’appoggio; un esame obiettivo del piede e di come il paziente cammina a piedi nudi sono, solitamente, sufficienti a confermare la diagnosi. In casi più gravi, di difficile diagnosi o per valutare un intervento chirurgico, si può ricorrere a esami come la radiografia sotto carico, l’ecografia (in caso di sospette lesioni tendinee), la TAC o la risonanza magnetica.Che cos’è il piede piatto e come si presenta
Nei piedi piatti, la curvatura fisiologica dell’arco plantare è molto ridotta o totalmente assente; questo significa che la pianta del piede tocca completamente il suolo e si ha un eccessivo aumento della superficie d’appoggio.
Molto spesso, anche se non in tutti i casi, questa situazione si accompagna a una pronazione del retropiede (anche detta “valgismo”): un piede pronato o valgo ha il tallone che tende a cadere internamente, in un tentativo di compensare il cedimento della volta plantare.
Il piede piatto nel bambino e nell’adulto
Tutti nasciamo con i piedi piatti e, in uno sviluppo normale, il nostro corpo apporta gradualmente modifiche e correzioni posturali fino a quando, intorno ai 7 anni, il piede avrà assunto la sua classica forma con l’arcata plantare curva.
Bisogna, dunque, fare una fondamentale distinzione quando si parla del piede piatto:Cause
Le cause di questo non sono sempre chiare, ma è possibile elencarne diverse:Sintomi e conseguenze
Tuttavia, è importante notare che anche chi presenta piedi piatti asintomatici ha più probabilità di sviluppare altre patologie e disturbi, come l’alluce valgo o l’artrosi della caviglia; per questo, se possibile noi consigliamo di intervenire per tempo, specialmente nei bambini.
In presenza di piede piatto sintomatico, invece, ci si può trovare di fronte a:Classificazione
Inoltre, si può classificare il piede piatto in tre gradi, in base alla superficie del piede che appoggia al suolo:Come riconoscerli?
In base alla presenza o meno dei sintomi, alla loro gravità e al grado di piattismo, si può ricorrere a una serie di rimedi e terapie conservative (cioè che non comportano operazioni chirurgiche): In alcuni casi, a seconda della gravità del piede piatto o di fronte a sintomi insostenibili, si può ricorrere alla chirurgia. Per gli adulti, esistono diverse tipologie di intervento chirurgico, che il medico sceglierà a seconda del caso: le osteotomie comportano la rimozione di parti di ossa, le artrodesi prevedono la fusione di articolazioni. Nei bambini fino ai 13-14 anni, invece, qualora le terapie conservative non ottenessero il risultato sperato, la giovane età e le ossa ancora in crescita permettono la correzione del piede piatto con la chirurgia mini-invasiva, in maniera più semplice rispetto agli adulti. Le due tecniche principali si chiamano “calcaneo-stop” e “endortesi“. La prima consiste nell’inserimento di una vite nel calcagno; la seconda prevede, invece, una piccola incisione attraverso cui si inserisce una piccola protesi in una cavità naturale già presente all’interno del piede. È comunque consigliabile adottare un plantare su misura anche per i bambini che verranno sottoposti all’intervento; permetterà di non aggravare la situazione e di non dover rinunciare ad attività di svago e sport mentre si attende l’operazione, equilibrando la postura e proteggendo la funzionalità di muscoli e tendini. I plantari sono utili anche in post-operatorio, per adulti e bambini, naturalmente a patto che vengano preceduti da una valutazione seria, siano realizzati con i materiali giusti, abbiano le opportune correzioni e vengano alloggiati nelle scarpe adatte. Durante la riabilitazione, è possibile fare esercizio camminando, anche a passo veloce; ovviamente la velocità e la distanza dovranno essere incrementate in modo graduale. La corsa, invece, resta sconsigliata a causa del notevole sovraccarico che si pone sui piedi. Per cercare di prevenire i piedi piatti, si possono seguire le solite indicazioni, che sono i principi fondamentali per prendersi cura della salute dei propri piedi e della propria postura:Cura del piede piatto
Terapie conservative
Intervento chirurgico
Riabilitazione
Prevenzione
A cura dello staff Fisiopodos I nostri approfondimenti comprendono conoscenze, consigli, rimedi e suggerimenti di carattere generale. Non devono assolutamente sostituirsi al parere del medico curante o altri specialisti, a cui è sempre fondamentale rivolgersi prima di intraprendere qualunque percorso di cura
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